martedì 23 dicembre 2014

Adesso è Natale!

Quest'anno sei proprio cascato male, anzi no Natale, tu cadi benissimo, sono io che sono scivolata, distesa a gambe all'aria su una bronchite che mi ha tagliato fuori dal mondo (e dalla visione di Big hero 6) per ben nove giorni.

Nove giorni in cui solitamente salterei pause pranzo in cerca di regali, correrei fuori dall'ufficio al suono della sirena (o della Sirenetta!?) per arrivare prima in qualche negozio, passerei le serate ad incartare regali con della carta appositamente scelta.

Questa volta ho dovuto invece adoperarmi su internet, febbricitante ho riempito carrelli virtuali di siti internet famosi, per provare a raccattare tutti i doni per i miei cari.
So già che alcuni regali giungeranno in ritardo, so già che altri non rappresentano perfettamente ciò che avrei voluto donare. 
Non importa.
Mi ritrovo alla vigilia della vigilia, un rotolo di scotch sulla sinistra del tavolo, le carte rosse, verdi e blu a destra mentre alla tivù danno Miracolo sulla 34ma strada, e penso che alla fine Natale arriva sempre, che io lo stia attendendo con la preparazione di un mese alle spalle o con una settimana di anticipo, verrò sempre colta da questa meravigliosa sensazione di gioia inspiegabile.

Once upon a Disney diventa Once upon a Christmas, in questa settimana di riposo forzato ho avuto modo di leggere di alcune delle abitudini dello zio Walt, serve che io vi dica che era il periodo dell'anno che preferiva? pensate che ogni anno regalava alla sua governante delle azioni della Disney. la fabbrica dei sogni non ha sempre chiuso l'anno in positivo, ma come gratifica per il personale ogni anno la Sig.ra Thelma Pearl Howard riceveva dal suo illustre capo delle azioni della Disney Production.
Lei, la donna da lui definita "la vera Mary Poppins", non ebbe mai il coraggio di venderle e quando nel 1994 morì lasciò in beneficenza una piccola, ma nemmeno tanto, fortuna in dollari; le azioni con gli anni erano cresciute e avevano dato vita ad un mega reddito.


    




Vi auguro di passare delle meravigliose feste, che siano in stile Disney o meno, che vi guardiate Una poltrona per due o Pomi d'ottone e manici di scopa, vi auguro di trovare in voi quella felicità immotivata che racchiude in se l'essenza più pura della felicità, quella che non ha motivo e non sappiamo nemmeno spiegare e credo che infondo sia più che giusto così...



Buon Natale amici
Antolooks

giovedì 4 dicembre 2014

5 Dicembre 1901


113 anni fa, in una fredda mangiatoia in quel di Betlemme, riscaldato solo da un asino ed un bue nasceva Walter Elias Disney... Ah no! Questa è un altra storia... 


...Senza rischiare la blasfemia lasciatemi dire che la vita di Walt Disney andrebbe fatta studiare nelle scuole, dovrebbero conoscere tutti i traguardi di questo incredibile uomo che poco più che ventenne ha abbandonato il kansas Per tentare una carriera ad Hollywood con pochi spiccioli messi da parte e qualche bobina delle Alice comedies come portfolio.
Una carriera di molte sconfitte, mancati riconoscimenti (leggi Oswald) e di fallimenti. sarebbe l'esempio ideale in questo periodo in cui la parola crisi viene usata come un arma atta a distruggere la vita di tutti noi. ci farebbe capire che la forza di rialzarci e rimboccarci le maniche dopo una sconfitta vale più di un prestito in banca, che la frase oramai scontata: Segui i tuoi sogni, non lo è poi così tanto, che quando ci impegnano in qualcosa prima o poi ce la faremo; e allora che dire: grazie zio Walt, più ti studio e più mi sei simpatico, più gratto via l'oro del mito e più capisco e apprezzo l'uomo che c'è dietro, con i suoi pregi ed i suoi difetti 

Chi era walt disney? Una persona che ha saputo difendere molto bene la sua privacy innanzitutto, tanto da far nascere attorno a se delle vere leggende metropolitane, che non voglio nemmeno riportare visto che sono state tutte ampiamente smentite. Come tutti anche lo zio 
Walt aveva dei difetti, diceva molte parolacce per esempio, gli accadeva di dirle anche durante le riunioni con il personale, Aveva degli scatti d'ira pazzeschi a lavoro, tanto che in un discorso ai dipendenti disse che chi si lamentava di non avere molto a che fare con lui in ufficio, doveva ritenersi fortunato. Il peggiore difetto era sicuramente il fatto di essere un accanito fumatore: 80 sigarette al giorno per quarant'anni l'hanno portato ad una morte prematura. Che cosa avrebbe potuto fare quest'uomo con vent'anni di cammino in più? Chissa come avrebbe fatto crescere il suo ultimo progetto, la sua amata Disney World? 

Un uomo che nonostante un infanzia traumatizzata da un padre che non si faceva problemi a farlo alzare all'Alba fin da piccolo per lavorare e non disdegnava la cinghia è comunque riuscito a sviluppare la passione per il disegno, la natura e l'animazione e ha saputo far correre la sua fantasia mettendo davanti a tutto le sempre più alte sfide che si poneva, senza preoccuparsi dei soldi, e dei profitti, ma solo seguendo il suo cuore e le sue emozioni, intuendo molto spesso in anticipo che cosa il pubblico voleva vedere, nutrendo quella parte più bambina di se stesso, che gli ha permesso di dare vita ad un impero che ancora oggi riesce a far sognare milioni di persone, perché la Disney è ancora questo: non pensate alla multinazionale, pensate alle persone chiave che la compongono, non sono i contabili, ma i disegnatori che fin da piccoli, magari a volte un po' nerd - come racconta John Lasseter - si rifugiavano in quei disegni fino a farne una professione che è un pezzo di anima nonché la realizzazione di un sogno; pensate ai cast member dei parchi a tema, a come fanno sorridere bambini e adulti, e pensate agli adulti, pensate a tutte le volte in cui un film Disney vi ha fatto ridere o commuovere o vi ha fatto sentire quel brividino lungo la schiena, è nato tutto da quest'uomo, dai suoi sogni e dal suo voler fare sempre un passo in più.

Proviamoci anche noi ogni tanto, ricordiamoci di fare un passetto in più .
Walt Disney 5 dic 1901 - 15 dic 1966

Antolooks 


lunedì 1 dicembre 2014

Dalla Marvel con coccoloso furore

E' il primo giorno di dicembre ed il mio pensiero al suono della sveglia è volato al natale.
Dopo aver consultato il calendario dell'avvento on line ho iniziato la giornata con maggiore energia e con il felice intento di essere più buona, poi ho timbrato il cartellino ed il mio voto è evaporato... :O)
Ritornerà questa sera quando comincerò ad addobbare la casa con il sottofondo di un bel film a tema, non vedo l'ora!!!

Nel frattempo però è partito il conto alla rovescia anche per un altro evento...



IL 54° CLASSICO DISNEY

È altissimo rotondo e ciccioso, è  Baymax, super eroe minimal che avrà l'onore e l'onere di provare a bissare il successo dell'anno scorso, il celebratissimo Frozen - Regno di ghiaccio, al botteghino natalizio. 

Big hero 6 è uscito negli Usa il 7 novembre, in America infatti il periodo Hot per il cinema è quello del Ringraziamento, Noi invece al solito attenderemo il periodo natalizio, del resto non è Natale senza un film Disney e trovo questa abitudine assolutamente irrinunciabile.

Ma andiamo a vedere più da vicino questa nuovo classico...





I produttori sono gli stessi di Frozen e Ralph Spaccatutto, squadra che vince non si cambia recita il motto, l'idea di proporre una principessa dopo la regina Elsa non deve essere nemmeno stata presa in considerazione durante i brain storming aziendali; chi mai avrebbe potuto tentare la scalata al botteghino?  (inoltre le principesse a disposizione sembrano essere quasi finite).

Andiamo oltre e poniamo gli occhi sul mega parco di acquisizioni effettuate negli ultimi anni dalla multinazionale di Topolino.

5 anni fa, correva l'anno 2009, la Walt Disney Company mise le guantate mani sulla Marvel Comics, la società dei super eroi a fumetti, un operazione commerciale da 4 miliardi di dollari e il benefit dello sfruttamento d'immagine di Personaggi come Spider Man, Iron Man, i guardiani della galassia ecc ecc... 

Perchè allora non prendere spunto da qualcuno dei circa 5000 personaggi che questa azienda ha prodotto dal lontano '63 ad oggi? l'idea geniale che ha colto i registi è stata quella di ispirarsi ad un gruppo di super eroi Marvel (che non è comunque coinvolta nella realizzazione del film) mescolandoli con la bravura tipicamente Disneyana nel raccontare delle storie di Humor, divertimento e spessore dei personaggi, per poter creare una storia ed una ambientazione unici ed originali.

 Ho rubato la trama del film dalla mia amata Wikipedia perché è snella e priva di spoiler:

Hiro Hamada, un giovane esperto di robotica, rimane coinvolto in un complotto criminale che minaccia di distruggere la frenetica e tecnologica città di San Fransokyo. Con l'aiuto del suo robot Baymax, Hiro unisce le forze con i suoi amici e forma una squadra di supereroi per salvare la città.

La storia è ambientata in una immaginaria San Fransokyo, un mix'n match di oriente  e occidente che si ispira a due iconiche metropoli, neanche a dirlo: San Francisco e Tokyo.
Abbiamo ancora un legame parentale nei due giovani fratelli esperti di ingegneria Hiro e Tadashi, e poi il bianco robot, Baymax!
L'infallibile infermiere che debitamente riprogrammato dal giovane Hiro diventerà un super eroe ed un prezioso amico. per le sue movenze il team di Michael Franceschi si è ispirato ai pinguini appena nati, un tripudio di tenera goffaggine insomma.
Sappiamo che il doppiatore di Baymax per l'italia sarà Flavio Insinna, sono curiosa di sentirlo all'opera perchè seguo poco Insinna e non amo la trasmissione che presenta sulla Rai, ma una possibilità la si da sempre a chiunque no!? e magari sarà una rivelazione; come fu Max Giusti dando voce al Cattivissimo me della Illumination Entertainment, in fondo in Disney Italia We trust! (anche se la canzone tema del film sarà cantata da tale Moreno Donadoni vincitore di Amici 12 mentre in America è stata realizzata dai Fall Out Boy, ehm...)




Ad attenderci in sala prima del film il cortometraggio Feast: ho visto la preview, e dopo la visione di quel mix di immagini veloci e musica sensazionale la mia curiosità è salita alle stelle.
Il cortometraggio che nel bel paese uscirà come Winston, è diretto da Patrick Osborne, che già ci emozionò nel 2012 con un altro corto divenuto premio oscar: Paperman, questa volta però vedremo un cagnolino, il piccolo Winston appunto, vivere la storia d'amore del suo padrone attraverso i suoi teneri occhioni e tutti i pasti che gli verranno somministrati. 

Manca ancora qualche giorno al 18 di dicembre ma cerchiamo di non avere fretta, qui a Once upon a Disney il mese di dicembre è importante e va apprezzato giorno per giorno!



Vi auguro una splendida prima settimana di dicembre!

Antolooks