La storia comincia con un bambino, un bambino appassionato di natura, di disegni e animali.
Per lui i fiori potevano parlare e avere occhi e bocca, come gli animali, che ritraeva antropomorfi.
Questo bambino pieno di fantasia e immaginazione era costretto a scontrarsi con la dura realtà del 1910. Ai tempi lui ed il fratello maggiore erano costretti a lavorare: levatacce prima dell'alba per consegnare i quotidiani del mattino, poi la scuola e nel pomeriggio via a distribuire l'edizione serale del Kansas City Star.
a volte il piccolo crollava addormentato in strada, sprofondato nella gelida neve dell' Arkansas tale era la stanchezza.
passarono gli anni e un giorno, tra tanto lavoro, il ragazzino ormai adolescente riuscì a sgattaiolare in un cinematografo di Kansas city; ai tempi i film erano in bianco e nero e non c'era il sonoro.
Seduto su quella poltroncina di legno il piccolo vide il primo film della sua vita: Biancaneve, con la bella Marguerite Clark ad interpretare la principessa muta... rimase incantato dal film, così affascinato dalla storia da non accorgersi che il tempo passava.
Ci penso il padre a ricordarglielo, strattonandolo con forza verso l'uscita della sala: aveva perso tempo in un cinematografo ed il burro che doveva consegnare era andato a male!!!
passarono gli anni e un giorno, tra tanto lavoro, il ragazzino ormai adolescente riuscì a sgattaiolare in un cinematografo di Kansas city; ai tempi i film erano in bianco e nero e non c'era il sonoro.
Seduto su quella poltroncina di legno il piccolo vide il primo film della sua vita: Biancaneve, con la bella Marguerite Clark ad interpretare la principessa muta... rimase incantato dal film, così affascinato dalla storia da non accorgersi che il tempo passava.
Ci penso il padre a ricordarglielo, strattonandolo con forza verso l'uscita della sala: aveva perso tempo in un cinematografo ed il burro che doveva consegnare era andato a male!!!
Il padre dette al ragazzo un sonoro schiaffo in mezzo alla strada.
Quell' Elias Disney muoveva troppo spesso le mani...
Quell' Elias Disney muoveva troppo spesso le mani...
LA FOLLIA DISNEY
Nel 1934 la Walt Disney productions produceva a pieno ritmo cortometraggi di Mickey Mouse e le leggendarie Silly symphony.
In quest'anno nasceva anche Paperino.
Reduci dall'applicazione del Technicolor nel corto Fiori e alberi (1932) e dal successo de I tre porcellini (1933), così apprezzato dagli U.s.a da dare al New Deal, il piano economico del presidente Roosevelt, una sferzata di ottimismo con la canzone "chi ha paura del lupo cattivo", sembrava venuto il momento di introdurre qualche altra novità.
Quando perciò Walt annunciò di voler lavorare ad un lungometraggio, un intero film fatto di disegni animati tratto dalla favola dei fratelli Grimm, i suoi collaboratori ne furono davvero entusiasti!
In quest'anno nasceva anche Paperino.
Reduci dall'applicazione del Technicolor nel corto Fiori e alberi (1932) e dal successo de I tre porcellini (1933), così apprezzato dagli U.s.a da dare al New Deal, il piano economico del presidente Roosevelt, una sferzata di ottimismo con la canzone "chi ha paura del lupo cattivo", sembrava venuto il momento di introdurre qualche altra novità.
Quando perciò Walt annunciò di voler lavorare ad un lungometraggio, un intero film fatto di disegni animati tratto dalla favola dei fratelli Grimm, i suoi collaboratori ne furono davvero entusiasti!
Fino ad allora esistevano solo i cortometraggi animati e venivano proiettati al cinema prima o dopo i film "live action" cioè con attori veri, si trattava di una vera rivoluzione, un cosa mai realizzata prima!
Gli addetti ai lavori ad Hollywood pensarono che Walt Disney fosse impazzito, un film intero dedicato ai cartoni animati!?! vedevano già la Disney Productions in bancarotta.
Gli addetti ai lavori ad Hollywood pensarono che Walt Disney fosse impazzito, un film intero dedicato ai cartoni animati!?! vedevano già la Disney Productions in bancarotta.
Ad Hollywood si Cominciò a chiamare il progetto "LA FOLLIA DISNEY", persino la moglie Lillian ed il fratello Roy tentarono di farlo desistere, anche perché gli investitori dimostrarono da subito poco entusiasmo verso questa idea e per seguire il suo ambizioso progetto Walt fu costretto a porre un ipoteca sulla sua casa.
Venne in aiuto della Disney il socio fondatore della Bank of America, l'italo americano Amadeo Giannini, Un banchiere ed un uomo unico nel suo genere, che fu di aiuto a molti grandi del cinema di inizio secolo tra cui Charlie Chaplin e Walt Disney, di cui divenne anche amico.
finalmente si Poté partire e nelle prime riunioni di produzione si pensò di creare una storia piena di gag, Walt le pagava 5 dollari l'una a chiunque ne proponesse.
Negli archivi Disney (i leggendari archivi Disney) sono infatti ancora presenti bozzetti che mostrano un principe azzurro imbranato che fa una serenata comica a Biancaneve e smarrisce la strada nel tentativo di salvarla dalla strega cattiva, quest'ultima in più tentativi prova ad uccidere la bella principessa, addirittura con un pettine avvelenato come prevede la favola dei fratelli Grimm ed intrappola il principe nelle segrete del suo castello tentando poi di annegarlo.
Con il tempo si delineò la storia, che venne ripulita dalle folli gag, e si trovò il giusto equilibrio di paura (in Inghilterra venne vietata la visione del film ai minori di 14 anni) divertimento e commozione, ma anche romanticismo! da un certo punto in poi il lavoro verrà letteralmente gettato via e rifatto da capo.
Il primo classico Disney si trova dentro ad un grande libro Bianco e dorato, unica parte del film non animata, e fin dalle prime immagini, si capisce che la fabbrica dei sogni ha creato qualche cosa di speciale.
Venne in aiuto della Disney il socio fondatore della Bank of America, l'italo americano Amadeo Giannini, Un banchiere ed un uomo unico nel suo genere, che fu di aiuto a molti grandi del cinema di inizio secolo tra cui Charlie Chaplin e Walt Disney, di cui divenne anche amico.
finalmente si Poté partire e nelle prime riunioni di produzione si pensò di creare una storia piena di gag, Walt le pagava 5 dollari l'una a chiunque ne proponesse.
Negli archivi Disney (i leggendari archivi Disney) sono infatti ancora presenti bozzetti che mostrano un principe azzurro imbranato che fa una serenata comica a Biancaneve e smarrisce la strada nel tentativo di salvarla dalla strega cattiva, quest'ultima in più tentativi prova ad uccidere la bella principessa, addirittura con un pettine avvelenato come prevede la favola dei fratelli Grimm ed intrappola il principe nelle segrete del suo castello tentando poi di annegarlo.
Con il tempo si delineò la storia, che venne ripulita dalle folli gag, e si trovò il giusto equilibrio di paura (in Inghilterra venne vietata la visione del film ai minori di 14 anni) divertimento e commozione, ma anche romanticismo! da un certo punto in poi il lavoro verrà letteralmente gettato via e rifatto da capo.
Il primo classico Disney si trova dentro ad un grande libro Bianco e dorato, unica parte del film non animata, e fin dalle prime immagini, si capisce che la fabbrica dei sogni ha creato qualche cosa di speciale.
Biancaneve e i sette nani è davvero unico ed inimitabile, è la rivoluzione del concetto di arte animata, fino ad ora conosciuta, il capostipite di nuove tecniche di disegno e produzione, che unite alla bravura di disegnatori fuori classe diedero vita a quello che a tutt'oggi viene considerato il miglior lungometraggio animato di tutti i tempi.
I fondali danno un idea di tridimensionalità mai raggiunta prima di allora.
I fondali danno un idea di tridimensionalità mai raggiunta prima di allora.
Per dare questo effetto è stata utilizzata la multiplane camera: Inventata nel 1933 dal geniale Ub Iwerks, questo strumento funzionava montando 4 disegni, aventi ognuno un particolare, su dei piani distanziati, filmando la scene si riusciva ad ottenere la profondità di campo e l'immagine finale ricomposta.
Le musiche e le canzoni furono di vitale importanza per delineare il film, per la voce di Biancaneve Walt Disney in persona selezionò tra tantissime candidate Adriana Caselotti, di origini italiane la giovane attrice diede la sua voce da usignolo alla bella principessa.
La premiere, tenutasi il 21 dicembre del 1937 al Carthay Circle Theatre di Los Angeles fu un successo, la gente accorsa con curiosità a vedere il film ne rimase entusiasta: risero per le gag dei nani e piansero di commozione per il destino di Biancaneve, il tutto per una durata di 72 minuti. Walt Disney ricevette un ovazione e non riuscì nemmeno ad elencare tutti i nomi dei sette nani tanto era emozionato.
credit: http://www.animationschooldaily.com/ |
Le musiche e le canzoni furono di vitale importanza per delineare il film, per la voce di Biancaneve Walt Disney in persona selezionò tra tantissime candidate Adriana Caselotti, di origini italiane la giovane attrice diede la sua voce da usignolo alla bella principessa.
Credit: Brian Sibley |
Ad Hollywood tutti i detrattori che criticarono il papà di Topolino chissà come si dileguarono e fu una tenerissima Shirley Temple il 23 febbraio del 1939 a consegnare a Walt Disney l'Oscar più bello mai visto: una statuetta corredata da sette piccoli nani oscar a seguire.
Biancanve, la capostipite delle principesse Disney, non fu un grandissimo successo solamente nell'anno di uscita, ma aiutò la Disney ogni qualvolta ritornò sul grande schermo, una fra tutte, nel 1944 quando la guerra inibì il mercato europeo e i fondi della Disney scarseggiavano.
Diede il via alla tradizione di riproporre al cinema i classici ogni 7 anni circa e fino ad ora sono proprio sette le volte in cui questa pellicola è stata riproposta al cinema.
Ah! vi ricordo che in settimana questo capolavoro è uscito nuovamente in Disney Dvd e Blu-ray, casomai vi venisse in mente di riguardare questo bel lungometraggio.
Chissà che non lo vediate con occhi diversi...
Questo post partecipa al contest di Bogomilla Hopp: 12 fiabe in cerca d'autore e qui sotto ci sono i nomi e i blog delle talentuose compagne di viaggio che hanno interpretato questa straordinaria fiaba.
ALESSANDRA
La piccola Shirley Temple consegna l'osca speciale a Walt Disney |
Biancanve, la capostipite delle principesse Disney, non fu un grandissimo successo solamente nell'anno di uscita, ma aiutò la Disney ogni qualvolta ritornò sul grande schermo, una fra tutte, nel 1944 quando la guerra inibì il mercato europeo e i fondi della Disney scarseggiavano.
Diede il via alla tradizione di riproporre al cinema i classici ogni 7 anni circa e fino ad ora sono proprio sette le volte in cui questa pellicola è stata riproposta al cinema.
Ah! vi ricordo che in settimana questo capolavoro è uscito nuovamente in Disney Dvd e Blu-ray, casomai vi venisse in mente di riguardare questo bel lungometraggio.
Chissà che non lo vediate con occhi diversi...
Questo post partecipa al contest di Bogomilla Hopp: 12 fiabe in cerca d'autore e qui sotto ci sono i nomi e i blog delle talentuose compagne di viaggio che hanno interpretato questa straordinaria fiaba.
ALESSANDRA
AMELIA
BOGOMILLA
EMANUELA
ELENA BOTTARI
FRA
FREN
LISA
MIRO'
MILENA
ROSY
SERENA REGGIANI
SILVIA
ELENA V.
credit: Disney enterprises |