venerdì 18 luglio 2014

Ratatouille: The Ride

Disneyland Paris è in pieno fermento in questi giorni!

Si perchè oggi, giovedì 10 luglio ci sarà l'inaugurazione di una nuova fantastica attrazione all'interno dei Disney studios: Ratatouille The Ride.


La nuova attrazione ha apportato delle modifiche strutturali ai Walt Disney studios, che ora nella zona dei Toon Studios riproducono un caratteristico angolo della Ville Lumiere dove oltre all'avventura del topo debutterà il bistro a la carte, Chez Remy, qui potrete consumare un pasto nel ristorante dei topi, quello in cui nella scena finale del film troviamo Remy con la sua famiglia, seduti su tappi di champagne. poco distante il negozio di souvenir a tema Chez Marianne.

Si tratta di una classica dark ride (un attrazione in cui dei veicoli seguono un percorso composto da scene e personaggi animati), ma con delle novità, alcuni sembrano essere ancora rumors ma ciò che è certo è che lo spettatore si troverà seduto all'interno di un simpatico carro "topiforme", che non corre su binari ma utilizza un sistema tipo gps, e si godrà la corsa vista dalla prospettiva di un topolino viaggiando tra gli scenari del film. 

Oggi però vi voglio parlare del film Pixar che ha suggerito questa novità 


RATATOUILLE

Questo lungometraggio, il numero 8 per la Pixar,  esce in Italia nell'ottobre del 2007 e narra la storia di un ratto appassionato di buon cibo e dall'olfatto particolarmente fino, che dalla verde campagna verrà catapultato  nella Parigi degli anni 70, nella cucina del suo grande idolo per realizzare il suo più grande sogno: cucinare!


L'idea nacque per caso a Jan Pinkava, animatore nonchè sceneggiatore e regista, già militante nelle file della Pixar dove nel '97 sviluppò il famoso corto "Il gioco di Geri" aggiudicandosi un oscar.
Pinkava in un giorno qualunque in cui si trovava in cucina con la moglie si immaginò un topolino tra le stoviglie e si chiese "Se un ratto diventasse uno chef?!" l'idea piacque alla Pixar che mise Jan alla regia, nel 2005 però, decisero di sostituirlo con il regista Brad Bird.
Non è chiaro se questa scelta centri con l'acquisizione dei Pixar studios da parte della Disney, avvenuta proprio in quell'anno.

Brad Bird è un genio dalle mille esperienze professionali, nasce animatore, per poi spostarsi verso la sceneggiatura e la regia: ha lavorato in moltissimi colossi dell'animazione e della cinematografia, cominciando in Disney negli anni 80, (brutto periodo per lavorare in Disney). Ha lavorato con Matt Groening ideando il personaggio di Krusty il clown e dirigendo alcuni episodi de I Simpson (Doh!) e più tardi, con la Warner Bros., dove segue la regia del lungometraggio animato "Il gigante di ferro".
Approda nel 2004 alla Pixar, dove incontra un suo vecchio amico conosciuto ai tempi della scuola d'arte, John Lasseter, ed è qui che riceverà il suo primo oscar, nel 2005, con il film "Gli incredibili".

E' chiaro che l'entrata di Brad Bird nella sceneggiatura di Ratatouille è essenziale, Bird ridimensiona i personaggi e rende anche i tratti diversi, i topoi per esempio, dopo il suo passaggio risulteranno meno antropomorfi e alcuni personaggi verranno valorizzati, Gusteau che nella prima stesura risultava "in vita" diventa invece uno spiritello fluttuante che accompagnerà Remy durante l'avventura più importante della sua vita.


 PARIGI

Non c'è un altro modo per riprodurre una città, bisogna visitarla.
Era già successo diversi decenni fa: una troupe di disegnatori della Disney questa volta, si era ritrovata ad immortalare su carta la mastodontica mole della cattedrale di Notre Dame, correva l'anno 1996 e fecero un lavoro pressoché perfetto, tanto che, quando vi entrai ricordo che ebbi la sensazione di averla già visitata.


Quasi una decade dopo, la troupe designata della Pixar, Brad Bird in testa, visitò Parigi in settembre, il periodo ideale visto che l'idea era proprio di ambientare la storia in autunno, quando i colori sono più caldi e l'erba più scura.

Se avete avuto modo di vedere questo film e nel contempo avete visitato la città dalle mille luci vi sarete resi conto di come alla Pixar siano riusciti a catturare perfettamente l'essenza di Parigi.
Mi è capitato di pensare a Ratatouille proprio mentre il mio aereo scendeva dolcemente nel piccolo paese di Beauvais, che ospita l'aeroporto omonimo, rimasi colpita dalla bellezza della campagna francese circostante e dal colore dell'erba, dalle casette, mi sono ritrovata a pensare all'anziana signora Mabel, che nel film ospita involontariamente la colonia di Remy e parenti, intenta a cucinare.
Un atmosfera davvero caratteristica, che prima ancora di toccare il suolo francese mi aveva già scaldato il cuore.



Torniamo ai nostri che, una volta sul posto cominciarono a fotografare i parigini, le loro movenze il loro abbigliamento, ma anche ogni pertugio che potesse essere caratteristico.
E non parliamo solo di palazzi e cafè, ma specialmente di tombini, ciottoli e canali di scolo, perché, parte dell'avventura del peloso chef avviene proprio a quelle altezze, o per meglio dire bassezze e Parigi, come molte città del vecchio continente è caratteristica anche per questo.
Ne uscì un dossier con più di 4000 fotografie, che venne usato particolarmente per realizzare il cielo e lo skyline della capitale francese.
Per rappresentare le fogne, molto meno evocative e teatrali, si utilizzarono un mix di stili, tra cui alcuni dipinti di Giovanni battista Piranesi, artista e architetto del '700.  



CHIUNQUE PUÒ CUCINARE!

Ma non bastava rappresentare Parigi, bisognava anche essere in grado di realizzare degli Chef de partie credibili. vederli da spettatore muoversi a loro agio in un mondo così tecnico e veloce come quello celato in una cucina professionale è una cosa che si da per scontata solo perchè è stata magistralmente rappresentata.
E quale disegnatore avrebbe mai potuto creare e specialmente animare così bene dei cuochi di professione senza averne mai visto nessuno all'opera?
Michael Warch, come Department manager per i set ed i layout e specialmente ex cuoco professionista assunse il ruolo di consulente.
Gli animatori poi frequentarono dei corsi di cucina in gruppo, nella Luxo Kitchen, allestita per approcciarsi nella maniera più vera possibile al mondo del cibo.
La cucina che vedete nel film invece è in parte ispirata a quella del ristorante "The French laundry" dello chef Thomas Keller, sua come molte altre che appaiono nel film, è la ricetta della deliziosa Ratatouille cucinata da Remy per conquistare l'esigente palato di Anton Ego .
La presentazione del cibo risultò perciò di essenziale importanza per la riuscita del film
La Disney in questi anni mise fine alla collaborazione decennale con Mc Donald, si resero conto del non sense di promuovere la buona cucina continuando al contrario ad attirare orde  di bambini verso il cibo spazzatura tramite la distribuzione di gadget nei menù happy meal.
Grande merito a Steve Jobs che entrò in Disney come azionista di maggioranza e volle prendere le distanze dal colosso dei fast food.



Tutti i personaggi sono stati accuratamente studiati, nulla venne lasciato al caso durante questa geniale produzione, dalla fogne di Paris, fino ai pavimenti della cucina di Gusteau oltre la tour Eiffel; la Pixar ha sapientemente creato una storia originale e piena di contraddizioni, un topo dal palato raffinato, la figura meno probabile ai fornelli, insegna ad un critico culinario il piacere della cucina, il piacere perso nel corso del deludente viaggio alla ricerca della fantomatica prospettiva che forse nemmeno Ego stesso sa più che cosa sia.



Ritengo Ratatouille uno dei film maggiormente riusciti della casa di produzione che ha rivoluzionato l'animazione, guardatelo molto attentamente la prossima volta, spaziate con lo sguardo oltre ai personaggi e noterete sempre nuovi particolari: le briciole sul pavimento, il colore cangiante degli alberi, gli aloni di importanti monumenti come sfondo nelle esterne, la sala del ristorante Gusteau's che sembra un teatro, lo studio di Ego a forma di bara e la macchina da scrivere che imita un teschio. Su frutta e ortaggi è stato applicato un programma che ripropone l'effetto della traslucenza, (subsurface scatterign o SSS), rendendoli più veri e appetibili.


Una piccola osservazione alla Pixar: Siete stati così bravi a motorizzare l'italia con Cars2, ambientate un film da queste parti, perché se i francesi hanno inventato la nouvelle cuisine, noi molto tempo prima gli abbiamo insegnato ad usare la forchetta ... Caterina De Medici docet!


Antolooks








4 commenti:

  1. Cara Antonella ti ho scoperta grazie al blog di Bogomilla ed e' stato amore a prima vista!! Ho passato la serata a rileggermi tutti i tuoi post, stupendomi di aver scovato un'appassionata come me del magico universo Disney! Grazie grazie grazie, aspetto curiosa i prossimi post, in attesa di sentirti parlare dei film che piu' amo.... ps: da oggi tua nuova follower, e chi ti molla piu'! ;-)

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    1. Irene; ma che piacere conoscerti e che bello leggere il tuo commento! grazie sei troppo buona, io sono sempre felice di conoscere altri appassionati e Disnerd come me, ma ora mi hai messo la curiosità di sapere quale sia il film che più ami? tiro a indovinare, può essere La bella e la bestia? fammi sapere eh :O)

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    2. Antonella cara e come faccio a dirti il mio preferito? Tu ne hai uno? Io non riuscirei a decidermi proprio... Gia' faccio fatica a scegliere se preferisco un film della vecchia scuola o uno targato Pixar! E come dimenticare i capolavori che mi incantavano da bambina mescolando magistralmente la recitazione di attori in carne ed ossa con i disegni animati? Ancora mi ricordo i sabato sera passati a gustarmi Mary Poppins o Pomi d'ottone e manici di scopa... meglio che mi fermi qui, altrimenti riuscirei a scrivere un commento della lunghezza di un post! :-D Sai che faccio, appena ho un secondo ti scrivo in pvt... intanto ti abbraccio forte forte

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  2. Ciao Irene, scusa se rispondo solo ora, in risposta alla tua domanda, in effetti, in passato avrei detto Alice!!! ma ora, no, non saprei scegliere, per esempio ieri sera ho riguardato la principessa e il ranocchio, lo adoro!! quindi ti chiedo scusa, ti ho proprio fatto una domanda difficile! :O)
    scrivimi pure in privato ne sarei felice, un abbraccio :)

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