mercoledì 19 febbraio 2014

Saving Mr. Banks

                                                             
Da anni il pubblico attendeva un film su Walt Disney, il suo mito ha ispirato generazioni e la sua vita al di fuori degli studios le ha incuriosite.

                                                              It all started with a fake...

Ricordo che un giorno, mentre vagavo per il web senza una meta precisa (dicesi cazzeggio via etere), mi imbattei in una locandina molto vintage: un uomo su un treno con in mano un blocco da disegno, una nuvola con le fattezze di topolino fuori dal grande finestrone, la scritta Walt Disney in alto e l'emblematico titolo in basso: WALT



Mi venne un colpo, finalmente un film su Walt Disney, era ora!!
Ma il mio entusiasmo si spense praticamente subito, bastarono infatti pochi clic per scoprire che quella locandina altro non era che un falso; un grafico francese si era divertito a comporre una locandina riguardante un film sullo zio Walt con nientemeno che Ron Howard come regista e Ryan Gosling nei panni del protagonista.
Si scatenò il putiferio: orde di fans della Disney e di Ryan Gosling, erano in tumulto per merito di un simpatico buontempone ('tacci sua!!).

Dovette passare un annetto invece, per ricevere notizie sul vero film relativo a Walt Disney e a come ottenne i diritti dalla scrittrice di Mary Poppins, P.L Travers, per la realizzazione del film omonimo del 1964.

Ma veniamo al film, quello vero, ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima e ne consiglio caldamente la visione.



Narra appunto della realizzazione del film Mary Poppins e di come la Disney ne ottenne i diritti. Walt impiego vent'anni a convincere la Travers ad incontrarlo per discutere del film e ottenere la firma del contratto di esclusiva, ma si sa, lo zio Walt era un sognatore e per lui nulla era impossibile.

Il cast è stellare, Tom Hanks nei panni di Walt è superlativo, lo fa rivivere: il suo cipiglio le sue ampie movenze, lo sguardo profondo (gli occhi di Hanks per l'occasione sono marroni come quelli del nostro beniamino). Quando entra in scena catalizza l'attenzione dello spettatore, riempie la stanza della sua presenza.
Ma attenzione: Emma Thompson non è da meno, riesce a caratterizzare Pamela Lindon Travers nelle sue fragilità e rigidità, un anima esile che porta un grande peso dal passato.
Il legame che mettono in atto è assolutamente credibile: Walt comprende perché lei sia così restia a cedere la sua Mary poppins al grande schermo, lui ama il suo topolino più di quanto abbia mai amato una donna, così disse una volta, ed è proprio questo il fattore che li accomuna e li rende seppur caratterialmente opposti anche così simili, i personaggi che hanno ceato, anche se in modi diversi sono stati la loro salvezza e Mary Poppins e' troppo  importante per essere ceduta senza avere la certezza che sarà come lei lo immagina... 

Un plauso va a Paul Giamatti, a lui il ruolo dell'autista privato che scortò la Travers nel periodo di permanenza agli studios. Paul Giamatti ha il grande merito di riuscire ad essere sempre credibile nei ruoli che interpreta.

Se volete capire qualche cosa in più del re di cartoonia e di come funzionava la fabbrica dei sogni nei fiorenti anni '60 dovete assolutamente vedere questo film.

Ah una postilla: quando il film finirà e si accenderanno le luci in sala, non alzatevi subito: date ancora un occhiata allo schermo per qualche minuto, godetevi l'addio che Saving Mr. Banks vi darà, ne vale la pena.




2 commenti:

  1. Che bello Anto, scrivi molto bene, è stato un vero piacere leggere questo post! Un abbraccio

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    1. grazie mille Alessadra, è un piacere per me che tu l'abbia letto :)

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